Presentazione dell'Editore
Nota dell'Autore
Avvertenza dell'Autore (al primo volume)
Avvertenza dell'Autore (al secondo volume)
Autocritica e Addenda
Bibliografia


Indici dell'opera

Avvertenza

PARTE PRIMA
CENNI RIASSUNTIVI DI STORIA DELLA VENEZIA GIULIA SOTTO IL PROFILO ETNICO-POLITICO


1. Il perché del riassunto storico
2. Il confine geografico
3. I primi abitatori della zona e l'epoca romana
4. Dalla romanità all'italianità
5. L'infiltrazione dell'elemento germanico
6. La venuta degli slavi a la loro diffusione
7. La funzione politica e culturale di Venezia
8. Entra la politica ufficiale nel problema delle nazionalità
9. Il risveglio delle nazionalità
10. Coscienza nazionale, espansione ed immigrazione slava nella Venezia Giulia
11. Il gruppo etnico italiano in posizione di difesa
12. Il periodo della prima guerra mondiale 44
13. Il periodo delle conferenze e dei Trattati di pace 86
14. Le relazioni italo-jugoslave nel periodo fascista 99
15. La politica verso gli slavi della Venezia Giulia tra le due guerre
16. Jugoslavia ed Italia durante la seconda guerra mondiale
17. Ritornano i tedeschi : 1943-1945
18. Arrivano gli slavi e gli Alleati
19. L'occupazione jugoslava a Trieste
20. La Conferenza di Londra e la Conferenza della pace
21. Il Consiglio dei Ministri degli Esteri a Parigi, nella primavera del 1946
22. La Conferenza della pace: 29 luglio - 15 ottobre 1946
23. La riunione del Consiglio dei Ministri degli esteri a New York
24. La mancata costituzione del Territorio libero: il governatore
25. La Dichiarazione tripartita
26. Il periodo della immobilità
27. I tentativi di intese dirette
28. La Dichiarazione bipartita e la soluzione finale
29. Riflessioni sulla lunga disputa
30. Appendice: Osservazioni su alcuni libri stranieri concernenti il problema di Trieste. De Gasperi e Tito secondo Duroselle

PARTE SECONDA
IL DISSOLVIMENTO DELLA VENEZIA GIULIA E LAFASE STATICA DEL PROBLEMA


Capitolo I - L'azione politica e diplomatica italiana fino al settembre 1945
1. Avvertenze al lettore
2. Il 1943 e il 1944
- Sintesi della posizione nostra e di quella altrui
- Le promesse degli Alleati
- Le delusioni date dagli Alleati all'Italia
- Viene impostata la questione giuliana. Pressione sugli Alleati e loro promesse circa l'occupazione dell'intera Venezia Giulia
3. Continuano pressioni e promesse per l'occupazione alleata della Venezia Giulia
4. Altre pressioni italiane e qualche promessa alleata dopo l'occupazione jugoslava di Trieste
5. Violazione dell'armistizio, contrasto anglo-americano o troppo ottimismo italiano?
6. Continua l'azione politica e diplomatica italiana presso gli Alleati
7. Ultimi tentativi italiani per l'occupazione alleata della Venezia Giulia
8. L'azione del governo italiano dopo l'accordo di Belgrado
9. Preparativi e decisioni per le discussioni nelle future conferenze della pace
10. Discussioni e decisioni sulla linea Wilson e sul nostro comportamento alla Conferenza di Londra
11. I comunisti e il problema di Trieste

Capitolo II - Le conferenze che portarono alla conclusione del Trattato di pace
1. Il Consiglio dei Ministri degli Esteri a Londra nel settembre 1945
2. L'attività politica e diplomatica italiana dopo la Conferenza di Londra
3. La Conferenza di Mosca del dicembre 1945
4. Le riunioni dei Supplenti a Lancaster House e la situazione generale del momento
5. La Commissione internazionale degli esperti per il confine della Venezia Giulia
6. Il Consiglio dei Ministri degli esteri a Parigi nella primavera del 1946: prima fase
7. Verso la creazione del Territorio libero di Trieste
8. Il Consiglio dei Ministri degli esteri a Parigi nella primavera del 1946: seconda fase
9. La creazione del territorio libero di Trieste
10. L'azione politica e diplomatica alla vigilia della Conferenza dei Ventuno
11. Linee del comportamento italiano alla Conferenza della pace
12. La Conferenza della pace o dei Ventuno (29 luglio - 15 ottobre 1946)
I. I colloqui
II. Il T.L.T., lo Stato illirico, lo Stato cantonale, lo Stato libero della Venezia Giulia, lo Stato tripartito
III. La Conferenza e la Commissione politica e territoriale per l'Italia
IV. La fine delle speranze di salvare l'Istria
13. La riunione del Consiglio dei Ministri degli esteri a New York
14. La firma, la ratifica e la messa in atto del Trattato di pace

Capitolo III - Perché non fu costituito il Territorio libero di Trieste
1. Il colpo di mano: dubbio fondato o infondato? 2. L'attendibilità delle prove relative al comportamento degli jugoslavi nella Zona B, a partire dal 1945
3. La Zona A e l'Italia
4. La Zona B e la Jugoslavia: 1945
I. L'azione della "Osoppo"
II. Altre segnalazioni e proteste
III. I "fatti di Capodistria"
IV. L'introduzione della "jugolira"
V. La classificazione delle violazioni
5. La Zona B e la Jugoslavia: 1946
6. La Zona B e la Jugoslavia: 1947
7. La Zona B e la Jugoslavia: 1948
8. La Zona B e la Jugoslavia: 1949
9. La Zona B e la Jugoslavia: 1950
10. La Zona B e la Jugoslavia: 1951-1952
11. La Zona A e gli anglo-americani

Capitolo IV - Il governatore
1. Impostazione del problema del governatore
2. Nasce il problema dello Statuto del T.L.T.
3. I poteri del governatore
4. Le discussioni a Parigi
5. Le discussioni a New York
6. La scelta del governatore: prima fase. Dalle discussioni iniziali alla "proposta Parodi"
7. La scelta del governatore: seconda fase. Trattative italo-jugoslave per l'accordo su un nome
8. La scelta del governatore: terza fase. Discussioni in Consiglio di sicurezza. La posizione delle parti interessate. In Consiglio di sicurezza: agosto 1948, febbraio 1949, fine marzo 1949, 10 maggio 1949. La nota russa del 20 aprile 1950
9. La scelta del governatore: quarta fase . L'agganciamento del problema di Trieste al Trattato di pace con l'Austria, da parte dei russi. La nota anglo-franco-americana del 16 giugno 1950. La nota russa dell'8 luglio 1950. La Conferenza di Palazzo rosa. La nota russa del novembre 1951. La nota russa del 18 gennaio 1952 e la risposta dei Sostituti
10. La scelta del governatore : quinta fase. Il ricorso russo all' O.N.U. dell'ottobre 1953, per bloccare la Dichiarazione bipartita

Capitolo V- La Dichiarazione tripartita
1. La Dichiarazione tripartita ebbe soltanto scopi elettorali?
2. Le mosse diplomatiche del conte Sforza
3. Il contenuto della dichiarazione Tripartita
4. La reazione jugoslava alla Dichiarazione tripartita
5. Le reazioni a Trieste, in Italia ed in altri Paesi
6. Il silenzio dell' U.R.S.S. e le note alleate del 16 aprile 1948
7. La nota russa del 13 aprile e le note alleate del 16 aprile 1948
8. Proposte di varie procedure internazionali dopo il 18 aprile 1948
9. Le note alleate del 1° giugno 1948
10. Prime ombre sulla Dichiarazione tripartita
11. Le riconferme della Dichiarazione tripartita e la sua modifica nel marzo 1951

Capitolo VI - Le elezioni a Trieste nel giugno 1949
1. L'importanza delle elezioni
2. Lista unica o liste separate?
3. Lista unica o liste separate: la risposta di Bartoli
4. Lo storico discorso di De Gasperi dell'11 giugno 1949
5. I risultati delle elezioni

Capitolo VII - La fase statica del problema
1. Dopo il Trattato di pace affiora subito l'idea della spartizione del T.L.T.
2. Il problema del T.L.T. entra nella fase statica
3. La politica di Sforza verso la Jugoslavia
4. La scissione tra Belgrado e Mosca: 28 giugno 1948
5. Le ripercussioni all'estero dello scisma di Tito
6. La prova numerica dell'italianità di Trieste
7. Le generiche "aperture" italiane e jugoslave nel 1950
8. Continuano le mosse ufficiose per una soluzione del problema del T.L.T.
9. Ulteriori mosse jugoslave per la spartizione del T.L.T.
10. Risulta evidente l'impossibilità di risolvere il problema del T.L.T. attraverso accordi diretti italo-jugoslavi
11. La paura dell'attacco alla Jugoslavia
I. Prese di posizioni ufficiali contro l'aggressione alla Jugoslavia
II. Gli aiuti economici alla Jugoslavia
III. Gli aiuti militari e la posizione della N.A.T.O.
12. Il passaggio dalla fase statica alla fase dinamica della questione di Trieste e la situazione dei rapporti italo-jugoslavi
I. Mosse jugoslave e italiane per trattative ritenute immature
II. Il piano Baudier o piano del "New York Times" o piano Cianfarra o piano Cianfarra - De Castro o il "provvisorio di Bartole"
III. Si aprono spiragli per le trattative dirette
IV. Zoppi propone a De Gasperi la soluzione provvisoria: restituzione della Zona A all'Italia senza nostra rinuncia formale alla Zona B
V. Screzi italo-jugoslavi e pressioni alleate durante la preparazione delle ultime trattative ufficiali

CARTINE PRECEDUTE DA COMMENTO
Indice ragionato delle cartine allegate


500 avanti Cristo, Veneti, Traci, Celti, Liburni
Prima della nascita di Cristo. Dominio romano
Venezia ed Istria dopo i tempi di Augusto
Il dominio dei Bizantini e dei Longobardi
Possedimenti temporali dei patriarchi di Aquileia e dei vescovi di Trieste e Pola
Al tempo della dedizione della città di Trieste alla gloriosa Casa d'Austria
Ai tempi dell'imperatore Federico prima della guerra fra Trieste e Venezia
Prima del dissolvimento dello Stato veneziano
Trieste, Istria - Goriziav Varie linee per fissare il tormentato confine orientale
Le aspirazioni dei nazionalisti italiani nel 1915: l'Italia nei suoi confini naturali ed il bacino adriatico
Le aspirazioni del Panserbismo
La prima linea Wilson e le assegnazioni all'Italia del patto di Londra del 1915
Zone offerte o richieste nel 1915 e nel 1919. Confine occidentale nelle Province Illiriche 1810-1813 dell'Intendenza d'Istria
Il Trattato di Rapallo del 1920
I successivi ingrandimenti della Serbia dal Congresso di Berlino del 1878 al Trattato di Rapallo del 1920
Linee tracciate dalla Commissione dei confini nel 1946 ed altre linee di confronto
Italiani e slavi nel 1910, secondo gli italiani
Italiani e slavi nel 1910, secondo gli slavi
La frontiera italo-jugoslava ed i confini del Territorio libero di Trieste
La frontiera etnica secondo gli slavi nel 1946 (Proposta di confine alla Conferenze della pace)
Proposte jugoslave alla Conferenza della pace del 1946 per i confini del Territorio libero di Trieste
La linea etnica secondo la proposta italiana
Piano Davies per la divisione del T.L.T. tra l'Italia e la Jugoslavia
Linea del fiume Dragogna per la divisione del T.L.T. tra l'Italia e la Jugoslavia
Piano di divisione del T.L.T. tra l'Italia e la Jugoslavia attraverso un arbitrato
Piano del "New York Times" per la divisione del T.L.T. tra l'Italia e la Jugoslavia
Piano Bartole per l'occupazione provvisoria della parte italiana della Zona B, da truppe alleate
Linea etnica secondo Bebler nel 1951
Discussioni con Bebler nel 1951
Le linee americane di Acheson e Dulles (1952-53)
Proposte italiane nel maggio 1953
Le due proposte alternative jugoslave del settembre 1954
Linea di demarcazione secondo il Memorandum del 1954 trasformata in linea di confine dal Trattato di Osimo


PARTE TERZA
LA FASE DINAMICA DELLA QUESTIONE DI TRIESTE


Avvertenza

Capitolo I - Il cambiamento della politica internazionale per Trieste
1. Il quadro internazionale agli inizi del 1951
2. Effetti della situazione sulla nostra posizione diplomatica per Trieste
3. La conferenza di Palazzo rosa: l'azione concordata di italiani, jugoslavi e Alleati
4. La conferenza di Santa Margherita
5. Sintomi del cambiamento della politica alleata a Trieste
6. Conferma americana della Dichiarazione tripartita
7. Le conversazioni di Londra
8. Troppi punti formalmente a nostro favore: la reazione jugoslava
9. Dopo Londra, fase di stasi
10. Precisazioni per le trattative italo-jugoslave
11. La presa di posizione jugoslava
12. Il viaggio di De Gasperi a Washington

Capitolo II - Prime trattative ufficiali e ufficiose con la Jugoslavia. Vari piani per la spartizione del T.L.T.
1. "Aperture" italiane nel 1944
2. "Aperture" italiane nel 1945
3. "Aperture" italiane nel1946
4. I colloqui di Parigi dell'estate 1946
5. Alla vigilia del Consiglio dei Ministri degli Esteri
6. L'incontro tra Tito e Togliatti
7. Incontri preliminari con gli Occidentali ed altri preparative diplomatici
8. Gli incontri con gli jugoslavi
9. La posizione delle due parti nelle trattative dirette
10. I precedenti delle trattative diretta
11. Gli incontri dopo le conversazioni di Londra. I colloqui tra Gallarati, Scotti e Brilej
12. Le conversazioni tra di Soragna e Ristic
13. L'atteggiamento e le richieste dei due Paesi nelle conversazioni
14. Piano Davies e piano Sforza
15. L'arbitrato ed altre proposte di soluzione
16. Un piano di De Gasperi
17. Pressioni sull'Italia
18. Atteggiamenti internazionali verso le trattative
19. L'inesistente piano Hariman

Capitolo III - Le trattative ufficiali del 1951-52
1. Raggiunto l'accordo sulle persone e sulla sede
2. Indiscrezioni sulle trattative
3. Un' interferenza nelle trattative
4. La precisazione delle richieste italiane
5. Il primo colloquio: 21 novembre 1951
6. Il secondo colloquio: 14 dicembre 1951
7. Il terzo colloquio: 17 dicembre 1951
8. Il quarto colloquio: 19 dicembre1951
9. Un colloquio non ufficiale del 22 dicembre 1951
10. Il quinto colloquio: 8 gennaio 1952
11. Il memorandum jugoslavo del 26 gennaio 1952
12. Il sesto colloquio: 31 gennaio 1952
13. Il settimo colloquio : 11 marzo 1952
14. La risposta jugoslavia
15. La posizione dell'Italia e della Jugoslavia dopo le conversazioni

Capitolo IV - Il plebiscito
1. Il plebiscito come atto di verità e giustizia
2. Primi accenni al plebiscito
3. La prima proposta di plebiscito: dati statistici
4. 11 settembre 1946: proposta italiana di plebiscito
5. Il plebiscito: ultima a vana speranza degli istriani
6. 4 novembre 1946: proposta italiana di plebiscito
7. La proposta di plebiscito agli jugoslavi: 26 e 28 novembre 1946
8. Il plebiscito per il T.L.T.: dati statistici
9. Richieste di plebiscito prima del 1952
10. L'offerta italiana di plebiscito: 11 marzo 1952
11. Il plebiscito secondo la Jugoslavia: dopo 15 anni di co- amministrazione
12. Si accenna, di tanto in tanto, al plebiscito
13. Proposta italiana di plebiscito: il 13 settembre 1953

Capitolo V - Incidenti a Trieste nel marzo 1952
1. La situazione internazionale nel 1952
2. La situazione locale agli inizi del 1952
3. Il governo italiano non ebbe alcuna responsabilità nei fatti del 20 marzo
4. La cronaca dei fatti
5. Cause e scopi dei tumulti
6. Le prime reazioni della stampa
7. L'azione diplomatica prima e durante gli incidenti di Trieste
8. Mosse diplomatiche per gli incidenti
9. La reazione jugoslava e la risposta italiana
10. Reazioni nella Zona A, nella Zona B e nella stampa

Capitolo VI - L'accordo di Londra del maggio 1952 e la sua attuazione
1. La prima fase delle conversazioni
2. La seconda fase delle conversazioni
3. La terza fase delle conversazioni
4. La lettera di De Gasperi
5. Il comunicato e l'accordo
6. Prime reazioni jugoslave durante la conferenza
7. La nota di protesta jugoslava all'Italia dell'11 aprile 1952
8. Altre mosse propagandistiche jugoslave durante la conferenza
9. Pressioni diplomatiche jugoslave durante la conferenza
10. Il tentativo di inserire l'Austria nella questione triestina
11. Le reazioni jugoslave dopo la conferenza
12. Le reazioni inglesi ed americane dopo la conferenza
13. Organizzazione del G.M.A. prima e dopo gli accordi di Londra
14. Dibattiti per la scelta dei funzionari
15. La scelta del consigliere politico
16. Come funzionò l'amministrazione mista a Trieste

Capitolo VII - Le elezioni a Trieste nel maggio 1952
1. Come vengono svisate le situazioni
2. Dall'inizio delle discussioni al primo rinvio
3. Dal primo al secondo rinvio e da questo alle elezioni
4. I risultati delle elezioni

Capitolo VIII - Il "passo" di Brioni e la visita di Eden a Tito
1. Considerazioni sulla situazione generale dopo l'accordi di Londra
2. Mosse diplomatiche a favore della ripresa dopo le conversazioni dirette
3. Preoccupazioni per gli effetti delle imprese balcaniche
4. Altri passi pro e contro le conversazioni italo-jugoslave
5. Limiti o non limiti nelle pressioni su Tito?
6. Il test-sfida all'Italia e agli Alleati
7. Entra in fase concreta il "passo" di Brioni
8. Il 18 agosto 1952: il "passo" di Brioni
9. Il 18 agosto 1952: "passo" più amichevole a Roma
10. La posizione del problema nell'agosto 1952
11. Si prepara la risposta italiana alla tesi jugoslava sul plebiscito
12. Prime notizie sulla visita di Eden e Schuman a Strasburgo
13. Tito risponde negativamente al "passo" di Brioni
14. L'incontro di De Gasperi con Eden e Schuman a Strasburgo
15. La visita di Eden
16. La lettera di Eden a De Gasperi

Capitolo IX - La prima "linea americana"
1. La situazione dopo la fallita missione di Eden
2. Contrattacco italiano nel campo giuridico
3. Le lettere di De Gasperi a Eden e a Brosio
4. La nota di Belgrado del 30 ottobre 1952
5. L'ambasciatore a Washington cerca di smuovere il problema
6. La missione in Jugoslavia del generale Handy
7. I discorsi di De Gasperi e di Tito ai primi del novembre 1952
8. La nota jugoslava del 4 novembre 1952
9. Azioni diversive jugoslave : l'intervista di Tito a Salisburgo
10. Nuove preoccupazioni per i Balcani
11. Altre piccole azioni diversive jugoslave
12. Discussioni per la scelta di una delle varie soluzioni
13. Prime indiscrezioni sulla linea "americana"
14. L'unanimità del dissenso sulla proposta americana
15. Colloqui di De Gasperi con Acheson, Schuman e Eden: lo sbocco al mare
16. Terremoto nel mondo degli ambasciatori
17. Si inasprisce la politica jugoslava: la rottura con la Santa Sede
18. Progressi dell'intesa balcanica
19. Il primo incontro di Tarchiani con Foster Dulles

Capitolo X - Soluzione provvisoria o definitiva?
1. Lo sbocco al mare alla Slovenia: il tunnel di Santa Caterina
2. L'incontro con De Gasperi chiesto da Tito
3. Il "ballon d'essai" attribuito erroneamente ad Allen
4. Contatti a Londra per il "modus vivendi" provvisorio
5. La visita di Bunker a De Gasperi
6. L'incontro di De Gasperi con Fuster Dulles e il "révirement" inglese
7. La visita di De Gasperi in Grecia
8. Tito eletto Presidente della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia
9. "Modus vivendi" o nuova "linea americana"?